Da oggi e fino al 21 settembre si svolgerà nel bellissimo centro storico di Verona il Tocatì, Festival Internazionale dei Giochi di Strada, per l’organizzazione di AGA (Associazione Giochi Antichi). Quest’anno il paese ospite è il coloratissimo Messico, che sarà protagonista con tanti giochi (alcuni di origine pre-colombiana), ma anche con musiche e danze. Insomma, una vera festa che coinvolgerà tutta la città.
Ma il Tocatì è ricco anche di riflessioni culturali ed è attento ai temi di attualità sociale. In questo quadro, si è svolta una conferenza pubblica dal titolo auto-esplicativo Azzardo e dintorni, una degenerazione italiana. L’incontro è stato organizzato in collaborazione con Area Giochi Uisp e GioNa (Associazione Nazionale delle Città in Gioco) e ha voluto mettere assieme una serie di competenze per fare il punto sul tema dell’azzardo e della sua degenerazione in patologia, sul suo costo economico e sociale, sulle cause e i possibili interventi, sull’attuale legislazione in materia. Il tutto senza scadere in moralismi o inutili proibizionismi: il gioco d’azzardo è sempre esistito, è la sua gestione incosciente e criminale che va combattuta.
Hanno partecipato all'incontro Vincenzo Manco, Presidente della Uisp, che vanta 17.000 circoli slot-free; Filippo Fossati, parlamentare ed estensore di una proposta di legge sull’argomento; Maurizio Fiasco, sociologo e profondo conoscitore di tutta la materia; Raffaella Basana, assessore del Comune di Udine con delega al Gioco; Fabrizio De Meo, responsabile della campagna Mettiamoci in Gioco; e infine gli attivisti anti-azzardo di Collettivo Senza Slot, blogger sul Fatto Quotidiano e autori del libro Vivere senza slot.