Ultimatum AdM: tassa da 500 mln deve essere pagata


9 agosto 2019 | Attualità
Ultimatum AdM: tassa da 500 mln deve essere pagata

Ultimatum dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli agli operatori delle slot: la tassa da 500 milioni deve essere pagata entro fine estate. Dopo l'ennesima sentenza da parte del Tribunale Amministrativo del Lazio sulla sua legittimità, l'AdM ora ne sollecita la riscossione.  Con la circolare di questi giorni, l'Agenzia ha quindi invitato i concessionari a "fornire un aggiornamento alla data odierna delle segnalazioni dei soggetti contrattualizzati che non hanno effettuato, in tutto o in parte, il versamento della quota di pertinenza delle somme dovute", anche al fine di "aggiornare l'Autorità Giudiziaria e la Corte dei Conti in merito all'evoluzione della vicenda". Ferma restando la riserva di "ogni azione a tutela degli interessi erariali anche in riferimento all'eventuale inerzia dei concessionari rispetto al recupero delle somme". Come noto, la legge di Stabilità 2015 prevedeva l'imposizione di un onere aggiuntivo di 500 milioni (https://www.hbg-gaming.it/tassa-da-500-milioni-concessionari-slot-segnalano-ad-adm-migliaia-di-gestori-inadempienti/) a carico “della filiera”, in modo del tutto generale, con i concessionari di rete che rappresentano però il sostituto di imposta e, quindi, il referente dell'amministrazione incaricato di versare le spettanze allo Stato. Versamento che, giurisprudenza ha chiarito nel tempo, sarebbe avvenuto in seguito a una "ripartizione delle somme al netto delle vincite, rinegoziando i relativi aggi e compensi". Chiamando in causa pertanto anche gestori ed esercenti.

Da qui l'azione ulteriore dei concessionari i quali a loro volta hanno sollecitato i gestori collegati alla loro rete a versare il contributo da loro dovuto ai sensi della stessa norma. Nonostante molti lo ritenessero un "prelievo forzoso" e illegittimo, la giurisprudenza non gli ha dato ragione. Sulla legittimità della disposizione si era già espressa la Corte Costituzionale, il Tar del Lazio e il Tribunale civile di Roma. Ora l'ultimatum: gli operatori devono versare le cifre richieste, a cui si aggiungono anche i dovuti interessi.


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