Il Tribunale Amministrativo Regionale di Firenze ha accolto il ricorso promosso dal Comune di Prato contro la Questura e il Ministero degli Interni per il rilascio della licenza pubblica per l'installazione delle VLT ad un esercizio che non rispettava le distanze minime.
Secondo il giudice amministrativo le Questure, rilasciando la licenza, devono controllare il rispetto delle distanze previste dalle leggi regionali: in Toscana la distanza prevista è di 500 metri e ha lo scopo di prevenire la ludopatia al fine di soddisfare un interesse pubblico. La sentenza prevede espressamente, in conclusione, che "la licenza può essere rifiutata o revocata per ragioni di igiene, ovvero per quelle ragioni che oggi devono essere riportate alla più moderna definizione di sanità pubblica e quindi alla prevenzione della ludopatia".