In seguito ad una minuziosa indagine attuata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, i Carabinieri del Reparto Operativo di Caserta e quelli della Compagnia di Capua hanno dato attuazione, tra Pignataro Maggiore e i comuni limitrofi, nella provincia di Caserta, a sei ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Gip presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della locale D.D.A., avverso soggetti appartenenti al Clan “Ligato” di Pignataro Maggiore (CE), incriminati di associazione di tipo mafioso, estorsioni, lesioni e minacce, con la circostanza aggravante del metodo mafioso.
A seguito di una lunga attività investigativa intrapresa nel Novembre del 2015, i militari sono riusciti a disarticolare l’attuale vertice del clan “LIGATO”. Tali scrupolose investigazioni, svolte tramite attività tecniche, prove testimoniali e tipici servizi di osservazione-controllo-pedinamento, hanno dato la possibilità di raccogliere molteplici indizi nei confronti degli indagati, grazie alle quali, si è potuto decifrare ed accertare le responsabilità di svariate azioni criminose che si sono verificate nei confronti di operatori commerciali di Pignataro Maggiore e Comuni limitrofi. Le indagini summenzionate hanno, difatti, messo in evidenza la circostanza il clan “Ligato” ha cercato di riorganizzarsi e di rafforzarsi dal punto di vista economico, controllando le attività economiche territoriali (lecite e illecite), le estorsioni ai danni degli esercizi commerciali ed il reinvestimento speculativo dei capitali in attività illecite e nel traffico di stupefacenti.
E’ stato altresì verificato, un palese tentativo del clan di prendere controllo della gestione del settore relativo alle apparecchiature slot machine installate nei pubblici esercizi del territorio.