Si chiama «Gratta e vivi. Per non giocarti la vita» l'iniziativa della Diocesi di Padova che sarà portata in giro tutta l'estate, fino ad ottobre, nelle feste o sagre, per aiutare a debellare la piaga della dipendenza da gioco. Il laboratorio è composto da una tenda con l'esposizione di sei pannelli sul problema del gioco patologico e sulle proposte per una vita libera, all'interno del quale è prevista la consegna gratuita del «Gratta e vivi» come alternativa al gratta e vinci.
«Abbiamo pensato al "Gratta e vivi" - sottolinea la Diocesi - perchè il problema non è il gioco, che è una dimensione importante della vita, ma il gioco d'azzardo. Il gratta e vinci è la porta d'ingresso al gioco d'azzardo, perché è lo strumento più subdolo e pericoloso dell'azzardo, visto che appare innocuo; poi è molto diffuso e altrettanto accessibile: spesso si prende come il resto al bar. Dal gratta e vinci si passa alle slot machine fino alla dipendenza, distruggendo se stessi e la propria famiglia».
Con il «Gratta e vivi», viene rilevato, «finalmente non si vince più denaro, ma altri beni preziosi come un abbraccio, un bel saluto, la gioia di salutare un vicino di casa, un bel libro e una miniguida sui nuovi stili di vita, un pensiero per vivere meglio».