«Slot machine "zero"». È questo l'obiettivo annunciato dall'assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo di Regione Lombardia Viviana Beccalossi. «Il nuovo progetto di legge approvato dalla Giunta prevede che, anche per il rinnovo delle licenze per l'installazione di macchinette già attive in bar, tabaccherie e sale gioco, valga il rispetto della distanza di 500 metri da chiese, scuole, ospedali, centri anziani e centri sportivi, quelli che tecnicamente definiamo "luoghi sensibili"».
Il provvedimento contro le slot è stato approvato di concerto con l'assessore regionale al Commercio, Turismo e Terziario Mauro Parolini. «Da tempo - ha spiegato l'assessore Parolini - siamo in prima linea per varare misure incisive volte a prevenire e contrastare forme di ludopatia legate al gioco d'azzardo lecito. Anche questo intervento si inserisce in un contesto più ampio di norme che hanno come obiettivi quelli di responsabilizzare i gestori, rendere consapevoli i giocatori, tutelare i minori e, soprattutto, prevenire l'altissimo costo sociale che la dipendenza da gioco crea nel tessuto lombardo».
Con le nuove norme si precisa che la fascia di sicurezza si riferisce non solo alle apparecchiature di nuova installazione, già di fatto bloccate dalla Legge, ma anche a quelle già presenti, che, al termine dei contratti di concessione in essere, se presenti all'interno delle fasce di sicurezza, verranno a loro volta disinstallate e non potranno più funzionare. Il Pdl prevede una precisa ed esplicita responsabilità autorizzativa dei Comuni nei confronti degli interventi edilizi dedicati alla realizzazione o all'ampliamento delle sale gioco. Risultato: un più agevole controllo da parte dei Comuni del rispetto delle distanze di sicurezza e una migliore trasparenza e informazione a tutte le parti in causa.
«L'invito che rivolgiamo a tutti i Comuni - ha sottolineato Viviana Beccalossi - è di rafforzare i controlli e lavorare nel modo più convinto possibile all'applicazione della legge sul proprio territorio. Gli strumenti ci sono e oggi stiamo lavorando per renderli ancora più efficaci».
Comuni e associazioni possono presentare a Regione Lombardia, entro il 31 gennaio, proposte mirate a contrastare il gioco d'azzardo patologico e a combattere la ludopatia. Possono essere progetti a 360 gradi: nelle scuole, per controlli sul territorio, per azioni di prevenzione e formazione. Le manifestazioni d'interesse serviranno a Regione Lombardia per mappare le esigenze del territorio e poter quindi aprire un Bando che possa premiare al meglio le iniziative.
«Vogliamo capire - ha concluso l'assessore Beccalossi - come utilizzare al meglio le risorse che il presidente Maroni ha deciso di destinare a questo settore. Nessuno meglio degli amministratori locali, che ogni giorno si trovano ad affrontare sul proprio territorio questa piaga sociale, può indicarci, anche con l'aiuto delle associazioni, le iniziative più efficaci. Grazie ai contributi raccolti, saremo in grado di costruire un bando il più efficace possibile».
Appena effettuati controlli e verifiche, Regione Lombardia, entro fine marzo, aprirà un Bando, mettendo a disposizione 3 milioni di euro per gli Enti locali che presenteranno i migliori progetti, con un massimo di 50.000 euro ciascuno, in modo da prevedere un'azione efficace e a tappeto, per i prossimi due anni. Regione Lombardia, per questo motivo, estende l'invito a tutti i sindaci, dalla più grande città al più piccolo dei Comuni, affinché possano dare un primo contributo a questa azione.