In Veneto le forze in campo per contrastare la diffusione del gioco patologico non riescono proprio a trovare una strada comune d’intervento: recentemente le proposte di legge presentate sono state numerose ma nessuna di queste ha trovato adesione unanime tanto da riuscire a sboccare i lavori del Consiglio Regionale in materia.
La commissione Sanità del Consiglio Regione Veneto, infatti, ha dato il via all’esame di tutti e cinque i testi presentati in materia di gioco d’azzardo e contrasto al Gap (Gioco d’azzardo patologico), con l’intento di riunire le idee migliore ed arrivare quanto prima ad un testo unico. Sotto la lente della Commissione vi sono il Pdl n. 283 promosso dal consigliere Claudio Sinigaglia (Pd) e chiamato “Interventi di prevenzione, formazione e trattamento del gioco d’azzardo patologico (Gap)”; il Pdl n. 354 promosso dal consigliere Cristiano Corazzari (Liga Veneta- Lega Nord Padania), denominato “Norme per il contrasto, la prevenzione e il trattamento della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate”; il Pdl n. 397 presentato Stefano Valdegamberi (Futuro Popolare) recante “Norme per contrastare e prevenire la dipendenza dal gioco d’azzardo”; il Pdl n. 398 del consigliere Stefano Peraro (Udc) “Norme per contrastare e prevenire la dipendenza dal gioco d’azzardo”; e il n. 411 di Antonio Pipitone (Idv) dal titolo “Disposizioni per la prevenzione, la riduzione del rischio ed il contrasto del gioco d’azzardo patologico”.
Insomma, tante voci per un solo obiettivo. A questo punto resta qualche divergenza di carattere politico da superare.