Il Consiglio Regionale dell’Abruzzo ha dato il via libera nei giorni scorsi alla nuova legge contro la ludopatia.
La finalità della nuova norma è quella di prevenire la diffusione della malattia da gioco, e lo fa combattendo prima di tutto la densità della proposta di gioco sul territorio: in Abruzzo quindi è stato introdotto un concetto molto discusso, quello delle distanza tra i negozi che offrono il gioco.
“Voglio ringraziare l’intero Consiglio regionale d’Abruzzo - ha detto l’assessore alle Politiche sociali, Paolo Gatti - per aver approvato la legge sulla ludopatia: si tratta di un primo atto per contrastare nella nostra regione questa nuova piaga”.
“Con la scelta dei 300 metri, che la maggioranza ha deciso di non portare a 500, come distanza minima, e rendendo amplissimo l’elenco dei luoghi sensibili, di fatto creeremo una sovrapposizione capillare delle aree di rispetto - ha poi sottolineato l'assessore Gatti - Sul tema dell’aumento della tassazione degli esercenti siamo stati contrari alle proposte delle minoranze, in primo luogo perché pensiamo che un'ipertassazione avrebbe portato alla morte di alcune attività, e poi perché abbiamo voluto associare la tutela della salute dei cittadini al principio di pari rango costituzionale della libertà di iniziativa economica".
La normativa abruzzese infatti garantisce le attività che hanno già effettuato investimenti nel settore consentendo la possibilità di godere di un periodo di transizione per l'adeguamento alle nuovo norme regionali. L’Assessore ha anche evidenziato che l'Abruzzo è "fra le prime Regioni ad affrontare il problema", enfatizzando la scelta di creare sul territorio delle "no play zone" vicino punti sensibili come scuole, strutture sanitarie, impianti sportivi, ritrovi per anziani e luoghi di culto.