Il Dipartimento delle politiche antidroga della Presidenza del Consiglio ha pubblicato nei giorni scorsi uno studio secondo cui durante l’esecuzione di diversi compiti mentali si stati riscontrati deficit cognitivi simili sia in persone con dipendenza da eroina sia nei giocatori d'azzardo patologico. «Il gioco d’azzardo patologico - si legge sul sito del Dipartimento - poiché si tratta di una dipendenza comportamentale non legata al consumo di una sostanza stupefacente, è privo delle conseguenze tossiche di una droga, pertanto un confronto diretto della performance neurocognitiva di eroinomani e giocatori d'azzardo patologici, aiuta a distinguere le conseguenze dell'uso cronico di eroina sulla funzione cognitiva e a conoscere gli elementi di vulnerabilità cognitiva che predispongono alla dipendenza». La rivista Addictive Behaviors ha recentemente pubblicato una ricerca di studiosi olandesi e americani in cui sono stati confrontati, per la capacità di memoria di lavoro e le funzioni decisionali affettive, 58 tossicodipendenti in astinenza da eroina, 58 giocatori d’azzardo patologici e 60 controlli.Concludendo, lo studio mostra che anni di uso di eroina sono correlati sia a deficit della memoria di lavoro che della capacità decisionale affettiva, mentre nei giocatori d’azzardo patologico sono specificatamente presenti i deficit decisionali. Tali deficit decisionali rappresentano quindi un indice di vulnerabilità alla dipendenza mentre i deficit di memoria di lavoro, rilevati solamente negli eroinomani, possono essere identificati come specifici effetti nocivi derivati dall’uso di eroina.