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De Filippo (Sottosegr.Salute) conferma la regolarità dei criteri selettivi dei componenti l'osservatorio sul gioco


21 settembre 2016 | Attualità
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Vito De Filippo, sottosegretario alla salute, in risposta ad un'interrogazione sull'Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d'azzardo e della dipendenza grave, ha argomentato analizzando diversi aspetti.

In merito ai 50 milioni di euro stanziati dalla legge di Stabilità 2015 ha dichiarato che si tratta di risorse  concesse alle Regioni, per il tramite del Servizio Sanitario nazionale, per gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione . "Il ministero della Salute, nell'ambito dell'Osservatorio, - continua il sottosegretario - ha richiesto alle Regioni di fornire i propri piani comprensivi per il contrasto del gioco d'azzardo, anche al fine di un'integrazione tra le attività già poste e quelle programmate a valere sul fondo Gap. Nella predisposizione delle aree di intervento verrà posta una particolare attenzione agli interventi di prevenzione, al fine di contrastare in maniera efficace il fenomeno della dipendenza".

In merito all'esclusione di Federserd tra le associazioni facenti parte dell'Osservatorio De filippo, ha dichiarato che in conformità all'ordinanza cautelare del 13 luglio del Tar, confermata dal Consiglio di Stato, in data 16 settembre, la Federserd allo stato non è inclusa dai lavori dell'Osservatorio; in attesa della decisione di merito del Tar Lazio sulla materia, la quale ha fissato la prossima udienza in data 26 ottobre.

Inoltre, a proposito del gioco d'azzardo, ha aggiunto che si tratta di un fenomeno multidimensionale e come tale esige di essere monitorato e contrastato nei suoi aspetti problematici, coinvolgendo diversi stakeholders in ambito sanitario, psico-sociale, normativo ed economico.

Al fine di "assicurare una presenza bilanciata", tra i componenti dell'Osservatorio sono stati scelti "rappresentanti del governo, delle Regioni, dei Comuni e degli enti locali sanitari, nonché di rappresentanti delle società scientifiche, di difesa dei consumatori e degli operatori dei servizi di prevenzione delle dipendenti operanti sul territorio".

Il sottosegretario accusa l'assenza di un albo dal quale si evincano i nominativi delle associazioni degli operatori dei Dipartimenti e dei Servizi delle dipendenze, le maggiori espressioni dei servizi pubblici, per esperienza e pratica territoriale; riguardo ai componenti prediletti per l'Osservatorio è stato chiesto di"fornire una dichiarazione di assenza di conflitto di interessi, volta a rilevare la mancata sussistenza di interessi diretti o indiretti che potessero potenzialmente porre un conflitto di interessi con la funzione pubblica svolta, e pregiudicare le finalità perseguite dall'Osservatorio". In fine, ad ogni partecipante è stato chiesto di "confermare di non aver avuto nell'ultimo biennio rapporti di finanziamento con soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario".


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