Il Commissario Europeo del Mercato Interno, Michel Barnier ha risposto all’interrogazione all'Europarlamento di Roberta Angelilli (PPE) sul ruolo dei centri di trasmissione dati in ambito comunitario. Secondo Barnier spetta ad ogni Stato membro, secondo le linee guida segnate dalla Corte di Giustizia, organizzare e controllare come ritiene opportuno l’offerta di gioco nel Paese di riferimento e quali obiettivi intende prefissarsi nella regolamentazione di questo settore. Tuttavia, pur mantenendo ogni Paese, un margine abbastanza ampio di autonomia e decidere che l’apertura di punti vendita sia o meno subordinata all’ottenimento di una licenza e al vaglio di controlli precisi effettuati nei confronti degli operatori, il commissario Barnier ha annunciato “l’intenzione della Commissione effettuare uno studio dedicato, in particolare, al ruolo delle autorità di regolamentazione nel gioco d’azzardo online, per comporre una panoramica delle discipline normative vigenti negli Stati membri, tra l’altro in materia di centri di trasmissione dati”. Un altro passaggio importante delle dichiarazioni di Barnier è stato il riconoscimento che l’unico ostacolo alla piena indipendenza di uno Stato nella regolamentazione interna del proprio sistema di raccolta di gioco sarebbe la presenza di misure discriminazione e in controtendenza rispetto al Trattato europeo e ai principi espressi dalla Corte di Giustizia nella numerose sentenze rese sul tema gioco, scommesse e raccolta fisica sul territorio.