Celin contro l'utilizzo della frusta sui cavalli da corsa


1 ottobre 2019 | Attualità
Celin contro l

Sempre in prima linea nella difesa del cavallo da corsa, Sergio Celin, portavoce del Comitato padovano contro il doping e la macellazione dei cavalli da corsa, questa volta scrive alla ministra Bellanova su un argomento molto delicato: l'utilizzo della frusta. Attualmente si è cercato di regolamentare questa pratica decisamente violenta. Dal primo giugno il limite di sette colpi è stato esteso agli ultimi 500 metri, mentre nei 200 finali non se ne potranno dare più di 3. I cavalli, inoltre, non devono subire lesioni ed è severamente proibito colpire col braccio alzato sopra la spalla. La violazione di tali norme comporta la sospensione fino a 40 giornate per uso della frusta violento o continuativo in pista o nel recinto delle scuderie (http:// (https://www.oasport.it/2019/05/ippica-nuove-norme-piu-rigide-sulluso-della-frusta-nel-trotto-consentiti-al-massimo-3-colpi-negli-ultimi-200-metri/)). Ma Celin non ci sta con le restrizioni e chiede l'abolizione completa dell'utilizzo del frustino sui cavalli. Così nella sua missiva a Bellanova:

"Con mio grande stupore e disappunto, noto che le autorità dell'ippica italiana, oltre a decidere di non abolire l'uso totale della frusta negli ippodromi, stanno addirittura discutendo di come "regolamentarla", dal momento che molti guidatori e fantini hanno protestato, per la severita' di come viene applicata l'attuale norma, che legittima "solamente" un certo numero di frustate! Come prima cosa, a mio avviso anche solamente "consentire" una sola frustata ,si tratta pur sempre di "legittimare" un tipo di maltrattamento, ai danni dell'incolpevole cavallo! Perchè non si abolisce allora la norma dell'ippica, che esplicitamente chiede di "comandare" a fondo un cavallo nella retta di arrivo, pena il deferimento del guidatore o fantino da parte del presidente della giuria presente nell'ippodromo, alla Commissione di disciplina (una specie di "tribunale" interno nel mondo dell'ippica)? Quanto sopra, non si può interpretare come un "incitamento" a maltrattare il cavallo/atleta, da parte delle massime autorità dell'ippica italiana? Cosa significa poi "comandare" a fondo un cavallo? Un cavallo compie SEMPRE il suo dovere (avete mai sentito di un cavallo che sciopera?) e corre sempre con qualsiasi condizione atmosferica, pioggia, neve, con 40° di temperatura d'estate o con il freddo intenso e la bora d'inverno che soffia fino a 100km l'ora(rischiando anche pericolosissime coliche!) e non e' MAI stato dimostrato che a frustare un cavallo, si ottengano dei risultati migliori! Per tutti i guidatori e fantini che invece sostengono la teoria, che la frusta serve loro in corsa, per la propria sicurezza e come "correttivo" per il cavallo, perchè allora non si inizia(finalmente!) a procedere con un tipo di addestramento e allenamento del cavallo, che rispetti le sue caratteristiche etologiche, evitando l'utilizzo di mezzi e strumenti coercitivi ed evitando l'uso della forza? Ricordo a tutti gli operatori dello sport dell'ippica, che non serve essere ricchi per "possedere" un cavallo, ma basta essere dotati di un cuore, per entrare in simbiosi con lui!".


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